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L'interpretazione dell'ECG rappresenta da sempre un momento cruciale nella diagnosi delle cardiopatie, particolarmente per quanto riguarda i disturbi del ritmo. Nella pratica clinica quotidiana, però, capita non di rado di imbattersi in elettrocardiogrammi così complessi da rappresentare delle vere e proprie 'sfide' diagnostiche, mettendo a dura prova le capacità interpretative anche dei cardiologi più esperti. La non corretta interpretazione di un tracciato può avere gravi ricadute sulla gestione terapeutica del paziente, per esempio la diagnosi erronea di tachicardia sopraventricolare a conduzione aberrante in presenza di una tachicardia ventricolare, pertanto è necessario conoscere gli elementi di elettrofisiologia e gli aspetti elettrocardiografici che conducono alla diagnosi. Il corso, nella edizione 2018, si propone di affrontare alcuni argomenti di comune riscontro in Elettrocardiografia clinica: La diagnosi differenziale delle tachicardie a QRS larghi. La distinzione dell'ectopia dall'aberranza nei complessi larghi che si osservano durante fibrillazione atriale. Il riconoscimento e la diagnosi differenziale delle tachicardie sopraventricolari. I blocchi atrio-ventricolari. Il tutto attraverso la presentazione e discussione interattiva di casi clinici. I partecipanti riceveranno all'inizio di ogni sessione i tracciati elettrocardiografici che verranno proiettati e discussi e, al termine di ciascuna di esse, sarà elaborata ed esposta una graduatoria parziale, attraverso la quale ciascuno, identificato con un codice numerico segreto di cui solo lui è a conoscenza, potrà valutare, in piena discrezione, il grado di apprendimento conseguito. Alla fine dei lavori sarà stilata una graduatoria definitiva. |
Il programma completo |